Chiudeva ieri la mostra intitolata "Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi, dal Rinascimento al Neoclassico", ospitata dal 21 settembre 2017 presso le sale del Castello Sforzesco di Novara e già prorogata di una settimana circa. Personalmente mi mancheranno i volti sorridenti degli appassionati d'arte, gli sguardi apparentemente inespressivi di chi ha già visto tutto, lo stupore e alle volte anche il più totale disinteresse dei visitatori più piccoli, i ridolini di alcune signore bene dopo aver ascoltato qualche commento piccante di Sgarbi (il critico ha dato voce alle audioguide) su soggetti o autori delle opere della sua collezione.
Numerosi visitatori hanno approfittato inoltre di questa mostra per scoprire le bellezze della città di Novara. Così in molti hanno visitato la Cupola-torre dell'architetto Alessandro Antonelli, la Basilica di san Gaudenzio con i suoi splendidi capolavori, il broletto e la Galleria Giannoni, l'imponente Cattedrale di santa Maria e l'antico Battistero. C'è chi all'appagamento culturale ha preferito quello della pancia ed è andato alla ricerca di un posto tranquillo dove gustare un'ottima paniscia o il risotto al gorgonzola e pere.
A propostito di gorgonzola, sapevate che lo si può gustare spalmato sul biscottino di Novara?
E voi? Vi siete ricordati di acquistarne una scorta prima di andare via?